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Acqua alla spina microfiltrata, ultrafiltrata o osmosi inversa?

osmosi inversa, microfiltrazione o ultrafiltrazione?

Quando si parla di acqua alla spina spesso si tende a confondere o a pensare come sinonimi termini quali microfiltrazione, ultrafiltrazione e osmosi inversa.
Questo articolo è stato scritto con l’intento di fare chiarezza a riguardo.

Oggi è sempre più diffuso l’interesse verso i sistemi di depurazione dell’acqua in quanto questi, oltre ad essere una soluzione green, portano tanti vantaggi rispetto a un modello di gestione dell’acqua minerale che richiede tempo, soldi e spazio. Ristoranti e aziende possono così smettere di stoccare casse di acqua minerale, evitare perdite di tempo e di soldi, moltiplicando fin da subito il loro guadagno.
Prima di affidarsi al primo fornitore di passaggio, però, è necessario conoscere la differenza tra osmosi inversa, microfiltrazione e ultrafiltrazione per orientarsi meglio tra le varie proposte del mercato che spesso pubblicizzano solo un basso prezzo, inevitabilmente a scapito della qualità e del servizio di assistenza.

Quando si serve acqua alla spina, infatti, è fondamentale avere la garanzia che il prodotto erogato soddisfi i requisiti previsti dalla normativa sanitaria poiché l’acqua è da considerarsi come un qualsiasi altro genere alimentare e, pertanto, la responsabilità è solo di chi la somministra (ristoratore o azienda).
zereau® opera in questo mercato da oltre 20 anni e sa bene quello che un fornitore di acqua alla spina deve garantire per legge, la tutela dei propri clienti è a tutti gli effetti una delle priorità della nostra azienda. Fare informazione è il primo passo ed è così che nasce questo articolo che vuole mettere in luce la differenza dei tre sistemi di trattamento: osmosi inversa, microfiltrazione e ultrafiltrazione, differenza troppo spesso non presa in considerazione da chi fa il nostro stesso lavoro.

Differenza tra ultrafiltrazione, microfiltrazione e osmosi inversa

La premessa è che il sistema filtrante, insieme alla manutenzione di un impianto di filtrazione, determina la qualità e la sicurezza dell’acqua erogata, vero guadagno per l’attività e per l’ambiente.

Meglio osmosi inversa o ultrafiltrazione? Microfiltrazione o ultrafiltrazione?

Facciamo un po’ di ordine evidenziando pregi e difetti. 

Iniziamo dall’ultrafiltrazione, la scelta di zereau®, una scelta, ahimè, non comune. 

1) Ultrafiltrazione

L’ultrafiltrazione è la tecnologia più sicura ma, paradossalmente, la meno diffusa. Si sviluppa esclusivamente attraverso fibra cava: delle membrane in polimero, di forma simile a degli spaghetti, filtrano da 0,005 µm. a 0,1 µm (micron o micrometri). Sono quasi sempre in unica applicazione e necessitano di microfiltrazione accessoria per evitare intasamenti e garantire l’azione del carbone attivo come primo stadio di trattamento. Se possiamo individuare un limite in questa tecnologia, questo risiede solo nel costo, un po’ più alto rispetto al secondo metodo, ma il gioco vale decisamente la candela. L’ultrafiltrazione garantisce infatti una qualità eccellente dell’acqua erogata poiché filtra fino al grado di 0,05 µm e questo significa acqua microbiologicamente pura da virus e batteri fino a 0,005 micron, laddove la misura di un batterio raggiunge la dimensione minima di 0,22 micron e quella di un virus di 0,02 micron. La microfiltrazione, invece, che è il metodo più diffuso nel mercato di filtrazione di acqua, arriva a filtrare batteri solo fino a 0,5 micron, numero decisamente inferiore a quello che si può ottenere con l’ultrafiltrazione.

2) Microfiltrazione

Per quanto riguarda la microfiltrazione, quindi, la qualità cambia, ovvero scende. Quando si parla di microfiltrazione nel mondo dell’acqua si intende quasi sempre una doppia applicazione di assorbimento di alcune sostanze chimiche e di filtrazione meccanica. Si tratta del sistema più diffuso nell’ambito del trattamento in quanto ha un costo inferiore, ma è un’applicazione che riguarda molte tipologie di filtri e il grado di filtrazione spazia generalmente da 0,2 a 10 µm (micron, o micrometro). Questo significa che l’acqua microfiltrata non garantisce la sicurezza microbiologica. Può trattenere i batteri nella versione fino a 0,22 micron ma non trattiene mai i virus.

La microfiltrazione si distingue principalmente in tre versioni:

  • filtri compositi costituiti in unica soluzione da una membrana in polipropilene e carbone attivo in polvere;
  • filtri a doppio stadio con membrana prima e carbone attivo dopo;
  • filtri cosiddetti “carbon block” fatti solo di carbone attivo che attraverso un processo di sinterizzazione assumono anche un grado di microfiltrazione. 

3) Osmosi Inversa

Con l’osmosi inversa si va ad operare attraverso membrane in poliammide stratificate permeabili all’acqua ma non alle sostanze in essa disciolte come metalli pesanti o sali minerali. Si ottiene una filtrazione “drastica” in grado di eliminare fino al 97% dei sali minerali. L’osmosi inversa, come per l’acqua microfiltrata o come per l’ultrafiltrazione, necessita di microfiltrazione a monte ma, non lavorando come i precedenti casi che sfruttano la pressione di rete, ha bisogno di un suo sistema pressurizzato.

Per ottenere l’osmosi inversa è necessario mettere in conto un significativo scarto a perdere, che purtroppo molto spesso è di acqua già di per sé potabile. Un sistema ad osmosi inversa può recuperare anche fino al 90 % dello scarto ma nella maggior parte delle applicazioni al punto d’uso scarta mediamente circa due litri per uno di acqua osmotizzata.

Il principale vantaggio dell’osmosi inversa consiste nel prodotto ottenuto, perché è un’acqua purissima e versatile per varie applicazioni di natura tecnica specialmente nel mondo ho.re.ca (forni a vapore, lavastoviglie, macchine da caffè ecc.) ma non possiamo dire lo stesso sulle applicazioni per uso umano dato che ci sono varie scuole di pensiero che addirittura ne sconsigliano l’uso. Quindi, di contro gli svantaggi sono riferiti al costo elevato di acquisto e installazione (superiore anche all’ultrafiltrazione), ma soprattutto all’aspetto ecologico per lo spreco di cui sopra.

Conoscere le principali differenze tra osmosi inversa, microfiltrazione e ultrafiltrazione aiuta a fare la giusta scelta. Scegliere l’ultrafiltrazione significa scegliere la migliore tecnologia di filtrazione che premia fin da subito il ristoratore o l’azienda per qualità e sicurezza. Cambiare abitudini legate al consumo di acqua è importante in primis come scelta etica ma è altrettanto importante fare una scelta consapevole. Un ottimo sistema di trattamento acqua richiede tecnologia di ultrafiltrazione e un’assistenza puntuale sull’impianto, punti di forza che zereau® adotta e grazie ai quali riesce a fare la differenza sul mercato. Saper scegliere un fornitore affidabile con servizi professionali è importante e noi abbiamo deciso di spiegare il perché anche in questo articolo che spiega i requisiti di un depuratore d’acqua sicuro.

Nel frattempo, rimani connesso con zereau® e contattaci per avere maggiori informazioni per il tuo locale e provare senza impegno il nostro sistema filtrante.

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